Pizza Awards Italia 2019: gli oscar della pizza made in Italy stanno per tornare.

Manca pochissimo all’assegnazione dei nuovi Oscar della Pizza Italiana!

La cerimonia di premiazione dei Pizza Awards Italia 2019, presentata da Sara De Bellis, direttrice di MangiaeBevi, e Chiara Giannottidi Vino.tv, si terrà a Roma, presso il centro congressi La Nuvola, il prossimo 11 Novembre in occasione della VII edizione della manifestazione Excellence2019.

Il premio, nato sull’esperienza del “Premio MangiaeBevi” nel 2017 e divenuto Restaurant Awards nel 2018, vuole contribuire ad accendere i riflettori sulle eccellenze della pizza italiana e sui suoi più valenti rappresentanti, offrendo un giusto riconoscimento a quelle attività e quegli operatori del settore che si sono distinti durante gli ultimi 12 mesi.

Anche Margherita Capricciosa nel panel di giurati, composto da circa 200 dei più autorevoli giornalisti gastronomici italiani (curatori delle principali guide, direttori e redattori delle testate di settore e responsabili delle pagine dei quotidiani che trattano di enogastronomia) con particolari competenze per il mondo della pizza, e dai più importanti esperti di pizza in Italia.

Nel corso della manifestazione saranno assegnati ben 35 premi. Nelle categorie principali, oltre alla Miglior Pizza d’Italia, saranno premiate la Miglior Pizza Tradizionale, la Miglior Pizza Contemporanea, la Miglior Nuova Apertura, la Miglior Pizza Regionale (una per ognuna delle 20 regioni).

Due i premi assegnati ai migliori pizzaioli d’Italia: Miglior Pizza Chef Uomo, Miglior Pizza Chef Donna.

Saranno assegnati inoltre dei premi speciali: Miglior Pizza Napoletana, Miglior Pizza Romana, Miglior Pizza Canotto, Miglior Pizza Fritta, Miglior Pizza Bio, Miglior Pizza Senza Glutine, Miglior Design, Miglior Comunicazione Digitale e Miglior Carta Vini e Birre, riconoscimento quest’ultimo assegnato in collaborazione con l’associazione Noi di Sala.

Ecco le 100 pizzerie che concorrono al titolo di “Miglior pizza d’Italia”:

Abruzzo (2)

Giangi Pizzeria Gourmet – Arielli (CH)

La Sorgente – Guardiagrele (CH)

Basilicata (2)

Da Zero – Matera

Fandango – Filiano (PZ)

Calabria (1)

La Mimosa – Siderno (RC)

Campania (23)

10 Diego Vitagliano – Napoli

50 Kalò – Napoli

Antica Osteria Pepe – Caiazzo (CE)

Casa Vitiello – Caserta (CE)

Concettina ai tre santi

Da Attilio – Napoli

Da Zero – Vallo della Lucania (SA)

Elite – Alvignano (CE)

Fratelli Salvo – San Giorgio a Cremano (NA)

I Masanielli – Caserta (CE)

I Masanielli Sasà Martucci – Caserta (CE)

L’Antica Pizzeria Da Michele – Napoli

La Notizia Gourmet  – Napoli

Le Figlie di Iorio – Napoli

Le Parùle – Ercolano (NA)

Palazzo Petrucci Pizzeria – Napoli

Pepe in Grani – Caiazzo (CE)

Pignalosa – Salerno

Salvatore Lioniello – Succivo (CE)

Sammarco – Aversa (CE)

Sorbillo – Napoli

Tre Voglie – Battipaglia (SA)

Vincenzo Capuano – Napoli

Emilia Romagna (6)

Berberè – Castel Maggiore (BO)

La Bufala – Maranello (MO)

O Fiore Mio – Faenza (RA)

Piccola Piedigrotta – Reggio Emilia

Pummà – Bologna

Al Civicosei – Trieste

Lazio (14)

180 gr – Roma

Angelo Pezzella – Roma

In Fucina – Roma

La Gatta Mangiona – Roma

Lievito Madre Sorbillo – Roma

Madre – Roma

Osteria Birra del Borgo – Roma

Proloco Dol – Roma

Proloco Pinciano – Roma

Pupillo – Frosinone

Sbanco – Roma

Seu Illuminati – Roma

Sforno – Roma

Tonda – Roma

Liguria (2)

Officine del Cibo – Sarzana (SP)

Savô – Genova

Lombardia (15)

Cocciuto – Milano

Crosta – Milano

Da Michele – Milano

Da Zero – Milano

Dry – Milano

Enosteria Lipen – Triuggio (MB)

Giolina – Milano

Lievità – Milano

Montenegrina Tric Trac – Legnano (MI)

Olio a Crudo Sorbillo – Milano

Pizzium – Milano

Pizzottella – Milano

Rossopomodoro Sabotino – Milano

Salvatore Mugnano – Milano

Sirani – Bagnolo Mella (BS)

 

Marche (2)

Mamma Rosa – Ortezzano (FM)

Mezzometro – Senigallia (PS)

Molise (1)

Miseria & Nobiltà – Campobasso

Piemonte (4)

Bricks – Torino

Gusto Divino – Saluzzo (CN)

Patrick Ricci – San Mauro Torinese (TO)

Vola Bontà per Tutti – Castino (CN)

Puglia (3)

400 Gradi – Lecce

Canneto Beach 2 – Margherita di Savoia (BT)

Pomodoro e Basilico – Martina Franca (TA)

Sardegna (2)

Framento – Cagliari

Pizzeria Bosco – Tempio Pausania (OT)

Sicilia (5)

Da Clara – Venetico Superiore (ME)

Fud – Catania (CT)

La Braciera – Palermo

Orso – Messina

Piano B – Siracusa

Toscana (8)

Apogeo – Pietrasanta (LU)

Battil’oro – Querceta (LU)

Duje – Firenze

Giotto – Firenze

Il Vecchio e il Mare – Firenze

La Pergola di Radicondoli – Radicondoli (SI)

La Ventola – Rosignano Marittimo (LI)

Le Follie di Romualdo – Firenze

Trentino-Alto Adige (1)

Korallo – Trento

Umbria (1)

Officine Bartolini – Perugia

Valle d’Aosta (1)

Du Tunnel – Courmayeur (AO)

Veneto (7)

Da Ezio – Alano di Piave (BL)

Gigi Pipa – Este (PD)

Grigoris – Mestre (VE)

Guglielmo Vuolo – Verona

I Tigli – San Bonifacio (VR)

Ottocento Bio – Bassano del Grappa (VI)

Renato Bosco – San Martino Buon Albergo (VR)

(organizzazione evento: Fabio Carnevali e Vincenzo Pagano – media partner: Agrodolce, MangiaeBevi, Scatti di Gusto, Today, Gusto Sano e Bio Magazine.)

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La mi’ pizza al Toscano Dop: quando la pizza parla toscano.

La Maremma, il Pecorino Toscano DOP del Caseificio Sociale Manciano e dieci pizzaioli. Questi gli ingredienti de La mi’ pizza al Toscano DOP l’evento organizzato lo scorso sabato a Capalbio, con il contributo della Regione Toscana, nell’ambito delle iniziative di promozione e valorizzazione del Pecorino Toscano DOP.

Ai pizzaioli intervenuti è stato chiesto di creare una pizza utilizzando almeno una delle tipologie di pecorino del Caseificio Sociale Manciano: il delicato Pecorino Toscano DOP Amico del Cuore, il più intenso Pecorino Toscano DOP stagionato 12 mesi e il Pecorino Toscano DOP Rosso Petti di Manciano, trattato in crosta con doppio concentrato di pomodoro toscano fornito dal Gruppo Petti e olio extravergine di oliva Toscano IGP di OL.MA Collegio Toscano degli Olivicoltori. Oltre al formaggio, per rafforzare la “toscanità” di queste pizze, a loro disposizione anche  il pomodoro del Gruppo Petti, azienda della provincia di Livorno che produce conserve di pomodoro 100% toscano e le farine del Molino Parri di Rigomagno, in provincia di Siena.

Al forno, durante l’intera giornata, si sono alternati i pizzaioli locali Giacomo Fusi della Pizzeria Doppio Zero di Manciano, Fabio Pettorali della Pizzeria Il Melograno e Pietro Camerota della Pizzeria Mon Amour entrambi di Grosseto. Ma anche pizzaioli da fuori provincia come Melchiorre Cafiero della Pizzeria Ci si trova lì di Venturina, Domenico Felice della pizzeria Ti do una pizza di Firenze, Paolo D’Urzo, pizzaiolo partenopeo in arrivo dalla pizzeria La Veranda di Siena. E pizzaioli “spicchiati” come Gabriele Dani di Disapore La Pietra pizzeria contemporanea di Cecina, MarioCipriano, in arrivo dal ristorante-pizzeria Il Vecchio e il Mare di Firenze, Gabriele Tonti, titolare di Ghevido a Sesto Fiorentino e Gloria Basagni, in rappresentanza di Menchetti, panificio dal 1948 con sede a Cesa Marciano della Chiana, in provincia di Arezzo.

Molto diverse le pizze proposte durante la serata, da quelle cotte in forno a legna a quelle sfornate dall’elettrico, dalla pizza in napoletana, alla pizza in pala, fino alla pizza al vapore, di mare e di terra, ma sempre con un protagonista assoluto: il pecorino.

Tra le pizze assaggiate, tutte di ottimo livello, ce ne sono state alcune veramente interessanti.

IMG_6752Come la fresca la Marinara Gialla di Gabriele Dani con base pomodoro di zucca, ossia salsa di zucca in acqua di pomodoro, scaglie di pomodori pelati Petti essiccati, stracciatella di Pecorino Toscano DOP Rosso Petti di Manciano, alici di Cetara e zest di limone, aglio e origano.

IMG_6778O la Pizza Maremmana di Fabio Pettorali, con pomodori datterini pelati Petti e pomodori datterini Azienda Sfera, bufala affumicata,  rigatino di Cinta senese biologico della Tenuta di Paganico e pecorino in due varianti: scaglie di Pecorino Toscano DOP stagionato 12 mesi e crema di Pecorino Toscano DOP Amico del Cuore per farcire il cornicione.

IMG_6785Anche se la più maremmana di tutte è stata senza dubbio la Buttera di Gabriele Tonti farcita con sugo alla Buttera (salsiccia di maiale e di cinghiale, cipolla bianca stufata e ristretto di pomodori pelati Petti), Pecorino Stagionato DOP 12 mesi grattugiato, olive riviera, timo, germogli di porro.

IMG_6743Molto originale la pizza Nuvola cotta a vapore di Mario Cipriano con farina macinata a pietra, fonduta di Pecorino Toscano DOP, polpo croccante, sabbia di lamponi e zest di tartufo fresco, che si è fatta notare per un insolito accostamento di prodotti del mare e della terra.

Per fortuna non ci sarà bisogno di aspettare la prossima edizione di questo evento gustoso per sperimentare l’abbinamento pizza e pecorino poiché le pizze ideate per questa occasione saranno presto inserite nei menù dei rispettivi pizzaioli.

Quindi… non resta che tornare ad assaggiarle tutte!

Le 50 migliori pizzerie d’Italia, il 23 Luglio in scena a Napoli.

E’ tempo di conoscere i nomi delle migliori pizzerie d’Italia, è tempo di finalissima!

Il 23 Luglio a Napoli nella stessa splendida cornice dello scorso anno (ovvero il Teatro Mercadante) scopriremo quali sono le 50 migliori pizzerie dello stivale, secondo 50 Top Pizza, la prima  guida on-line di settore giunta quest’anno alla sua terza edizione.

Tre premi speciali saranno assegnati ad altrettanti  pizzaioli che si sono distinti per il loro lavoro: Pier Daniele Seu (Seu Pizza Illuminati– Roma), premiato per la Migliore Pizza Vegana (crucifere, crema di senape e nocciole), Sara Palmieri (10 Diego Vitagliano– Napoli) aggiudicatasi il Premio D’Amico per la Migliore Proposta Gluten Free, e Denis LovatelEzio– Alano di Piave, BL), a cui va il Premio S. Pellegrino Innovazione e Sostenibilità.

Inoltre, saranno premiare anche pizzerie “del resto del mondo” che si sono distinte per la avere saputo valorizzare il made in italy e lo stile napoletano anche oltre confine.

“Sarà come ormai di consueto– sottolineano i tre curatori del progetto editoriale, Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere una grande festa della pizza.” …che Margherita Capricciosa non si perderà! Banner Social Premiazione - JPG.jpg

Pizza e cocktail? A Firenze, anche Duje ha detto si.

Martedì scorso, Duje (ex Santarpia) ha scelto di inaugurare la sua seconda vita con una grande serata di degustazione pizza-cocktail made in Toscana, in cui le pizze di Michele Leo sono state abbinate ai prodotti dell’Associazione Tuscan Spirits, miscelati per l’occasione da Marco Serri del Big Easy Cocktail House di Prato.

Schermata 2019-07-14 alle 11.12.30.pngA condurre l’evento Marco Gemelli e Federico Bellanca, autori di Toscana da Bere (Ed. Forchettiere), un libro-guida tra i luoghi e i protagonisti della miscelazione toscana .

IMG_2519La cena inizia con un classico della napoletanità, Pizza Fritta con scarola riccia, olive taggiasche, capperi, alici Delfino di Cetara e pecorino, a cui viene abbinato l’Aromatic Champagne, cocktail champagne con Champagne Bergère, Brandy Quattrino e Bitter Angostura Taccola. Con una pizza fritta, nessun accostamento sarebbe stato più azzeccato di un drink con bollicine, utili per sgrassare e ripulire il palato.

IMG_2530La prima delle tre pizze in assaggio è l’originale Pizza allo Zafferano, con fiordilatte de Il Casolare, una base di crema di patate con zafferano, zucchine, carote, melanzane fritte e peperoncino verde. Lo zafferano esalta i sapori ed è il filo conduttore dell’abbinamento con il cocktail Sweet Saffron, rivisitazione a base zafferano dell’Hanky Panky, realizzata con Gin e Zafferano del liquorificio Re dei Re, Vermouth Rosso Taccola e angostura.

IMG_2540Si continua con la Puttanesca, una pizza colorata a base pomodoro San Marzano, con provola affumicata, pomodorini rossi e gialli del Piennolo, alici Delfino di Cetara, olive taggiasche e capperi fritti che danno croccantezza. Una pizza che ricorda i sapori mediterranei, forte e decisa, abbinata per contrasto ad un twist di Gin Tonic con Gin toscano Ginepraio, tonica e aggiunta di erbe aromatiche tra cui il timo, per richiamare la pizza e, soprattutto, il profumo della macchia toscana.

IMG_2550L’ultima pizza è la Parmigiana con pomodoro San Marzano, fiordilatte de Il Casolare, mulignane (melanzane fritte), parmigiano e basilico. In abbinamento il Negroni a 4 un grande classico tra i cocktail, il Negroni, proposto per l’occasione con un quarto ingrediente: Gin Senensis, Bitter Taccola, Vermouth Rosso Taccola e Cynar 70 gradi, che che valorizza il pairing riprendendo le note vegetali delle melanzane sulla pizza.

IMG_2556La cena si chiude con la Delizia al Limone, dolce tipico della tradizione amalfitana e sorrentina con pan di spagna, crema chantilly al limone e bagna al limoncello. In abbinamento la Vodka alla canapa Solo Per Pochi prodotta a Firenze, scelta come accompagnamento per le sue note aspre e citriche che ricordano quelle del dessert.

L’evento è stato un’ottima occasione per assaggiare le pizze di Duje, dove ancora non ero stata, e per conoscere meglio la ricchezza e la qualità degli spirits toscani. E se ad inizio serata ci siamo chiesti se fosse possibile avere una terza alternativa rispetto agli abbinamenti più tradizionali pizza-birra e pizza-vino, la risposta è sì. Una terza via è possibile… e che via!

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DUJE

Largo Pietro Annigoni, 9 – Firenze

Tel. 055.245829

Pizzology Night: da Disapore una serata dedicata al pairing pizza-cocktail.

L’hanno chiamata Pizzology Night e nessun nome sarebbe stato più azzeccato per una serata di degustazione, in cui le pizze creative di Gabriele Dani della Pizzeria Disapore di Cecina (Li) sono state accostate ai cocktail del mixologist Andrea Frediani, ambassador del Liquorificio Morelli di Palaia (Pi).

IMG_1886La serata è inizia con una Bruschetta di baguette homemade con melanzane sott’olio e pomodorini datterini della Mediterranea Belfiore e lardo di calamaro, abbinata ad un Twist di Bloody Mary a base di acqua di pomodoro PachinEat, marmellata di peperone, succo di limone, amaro alle arance e gin botanico Morelli, tabasco, sale. 

IMG_1896Si prosegue con una Montanarina con pomodoro san marzano, bufala affumicata, basilico, parmigiano e polvere di capperi  che viene accompagnata dal Dirty Martini con gin botanico Morelli, Vermouth dry, salamoia di olive, oliva e rosmarino, che con la sua secchezza è in grado di ripulire e “sgrassare” il palato dalla pizza fritta.

IMG_1907La prima vera pizza in assaggio è La Gourmet, cotta al vapore, soffice all’interno e croccante all’esterno, farcita con gambero crudo marinato agli agrumi, ricotta, spinacino, polvere di bucce di pomodoro essiccate abbinata per “somma” di acidità al cocktail Bitter Lemon Fizz, twist di Gin Fizz, preparato con Limoncino DiVino Morelli, Bitter bianco, Soda.

IMG_1912La tradizione incontra l’innovazione quando la Margherita Verace, impasto e cottura della verace, consistenza morbida, con pomodoro san marzano, mozzarella fior di latte, pecorino romano e basilico, è abbinata alle note dolci del cocktail Rabarbarotto, con Rabarbaro e China Morelli, diluito con Soda.

IMG_1924L’ultimo assaggio è la Marinara gialla, leggermente croccante, con salsa di pomodoro datterino giallo, aglio di Nubia, stracciatella, acciughe di Cetara, limone e origano fresco, accompagnata dall’Orange lady. Il cocktail, variante del White Lady, a base di gin botanico Morelli, amaro alle arance Morelli e limone, è scelto proprio per le sue note citriche che ben si sposano con l’acidità dei datterini.

IMG_1928Per concludere, la Dolce Margherita, pizza di fine pasto, con base croccante zuccherata, pomodori canditi e speziati (zucchero, cannella, chiodi di garofano, vaniglia), mousse di mozzarella di bufala dolce, basilico fresco e polvere di caffè, che viene servita da un cocktail che è quasi un secondo dessert, lo Sweet coffee, variante del White Russian, con gin botanico, liquore al caffè e in sospensione panna profumata all’amaro alle arance Morelli.

Una bella serata in cui ho potuto sperimentare abbinamenti divertenti e molto originali che fanno del pairing pizza e cocktail l’idea perfetta per l’estate. Almeno per me!

Pizza Pisa Festival, buona la prima!

E’ stata una prima edizione di Pizza Pisa Festival molto gustosa quella che è andata in scena il 4 e 5 Giugno alla Stazione Leopolda. Io ho avuto la fortuna di esserci, in doppia veste: quella di giudice la mattina, impegnata negli assaggi del primo Trofeo San Ranieri, e quella di pizza-curiosa, durante il resto della giornata! E qui vi racconto cosa ho assaggiato.

Ho cercato di provare almeno una pizza di ogni pizzaiolo presente al festival con il proprio stand, con la promessa di tornare presto a trovare ciascuno di loro in pizzeria. Complimenti quindi a Diego Boni dell’Officina della Pizza, a Antonino Mondella della Pizzeria Da Toni, a Gabriele Bellini della Pizzeria A Modo Mio.

Schermata 2019-06-21 alle 11.20.39.pngE anche a Giovanni Saviozzi della Pizzeria Farina del Mio Sacco, a Mirko Tellini della Pizzeria Stinchi, a Carmine Offreda della Pizzeria Martino e naturalmente ai fratelli D’Auria, della pizzeria omonima e di Pomodoro e Mozzarella.

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Tante le pizze assaggiate durante il concorso, che ha visto tra i premiati: al 1° posto Manuel Maiorano della Pizzeria Voronoi di Pistoia, in gara con la pizza Terra Toscana con manzo di pozza, maionese home-made, tonno del Chianti, tuorlo d’uovo marinato, cappero dell’Elba, limone a listelli.

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Al 2° posto Antonio Buonaugurio della Pizzeria Onda Verde di Mondragone con la pizza Un caciocavallo appis, con crema di fave, pomodorino rosso semisecco, salsiccia dolce, caciocavallo.

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E al 3° posto Andrea Boscolo della Pizzeria Antichi Sapori di Chioggia che ha partecipato con la pizza American Breakfast, con crema di parmigiano reggiano, uova strapazzate, bacon, mela verde e mandorle tostate.

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Ad Andrea è andato anche il premio speciale per il “Miglior Impasto”, mentre a Diego Boni de L’Officina della Pizza di Pisa, il premio “Pizza del Territorio” per la sua Primavera in ritardo con pinoli del Parco di San Rossore, tartare di bovino di Coltano, citronette in agrodolce, petali di fiori di zucca, crema di ceci, asparagi bio di San Miniato e burrata affumicata.

Ottime le pizze “stellate” che i fratelli D’Auria hanno creato assieme a due importanti chef toscani durante le masterclass d’autore.

Filippo Saporito, de La Leggenda dei Frati di Firenze, e Giuseppe D’Auria hanno creato la Pizza Saporita, pizza in pala con farina integrale perfettamente croccante, scalogno in agrodolce, pomodori asciugati in forno con aglio e origano, polpo bollito e alici.

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Fabrizio Girasoli del Butterfly di Marlia (Lu) e Luca D’Auria hanno scelto di presentare la Pizzaella una pizza nera, preparata con farina riso venere integrale nell’impasto e farcita con gli elementi della paella come il datterino giallo aromatizzato zafferano, la cipolla caramellata, i peperoni, le cozze, il chorizo e un fiocchetto di fiordilatte.

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Due giorni passati in compagnia di pizze e pizzaioli, dove non sono mancati gli abbracci con i vecchi amici e gli incontri importanti (e mi riferisco soprattutto a tutti gli altri giudici che hanno condiviso con me questa avventura!) e dove non è mancato il divertimento.

Evviva la pizza!

Evviva il Pizza Pisa Festival!

 

Pizza Pisa Festival, due giorni a tutta pizza nella città della Torre pendente.

Il 4 e 5 Giugno si terrà la prima edizione di Pizza Pisa Festival, manifestazione pisana interamente dedicata all’arte bianca, con un palinsesto ricchissimo di attività!

60345822_2657076540987278_7085388152138891264_nTanti i laboratori in programma, come quello sulla pizza napoletana e pizza fritta con Giovanni Santarpia, sulla pizza pisana e la cecina con Giuseppe Ariti della Pizzeria Chimenti Special di Pisa, sulla pizza al tegamino con Gabriele Dani della Pizzeria Disapore di Cecina (Li). E per un maggiore approfondimento anche due masterclass: Luca D’Auria della Pizzeria Fratelli D’Auria di Pisa insegnerà a fare la pizza a casa e, il giorno successivo, Stefano Bernardeschi e Stefano Gatti, fornai ed esperti panificatori, spiegheranno tutti i segreti del lievito madre.

I grandi protagonisti saranno gli chef stellati che assieme ai pizzaioli danimeranno due “showcooking a quattro mani”: Giuseppe D’Auria, della Pizzeria Pomodoro e Mozzarella di Pisa, insieme allo chef Filippo Saporito (una stella Michelin proprietario del Ristorante La Leggenda dei Frati a Firenze), mentre Luca D’Auria affiancherà lo chef Fabrizio Girasoli, (una stella Michelin proprietario del Ristorante Butterfly Lucca).

Non solo intrattenimento, ma anche una tavola rotonda sulle farine, alla quale prenderanno parte professionisti del settore e docenti universitari, moderati dal giornalista Claudio Mollo.

Spazio anche ai più piccoli nel laboratori di Stefano Bernardeschi, che insegnerà ai bambini come impastare o creare simpatiche forme con il pane.

Inoltre, durante la manifestazione, si svolgerà anche la prima edizione del “Trofeo San Ranieri” che premierà il pizzaiolo più talentuoso. Il vincitore sarà premiato durante il festival e a scegliere il migliore sarà una giuria di esperti (chef, pizzaioli, giornalisti e fornitori) tra cui anche… Margherita Capricciosa!

Pizza Pisa Festival si terrà alla Stazione Leopolda e sarà ad ingresso libero (programma completo qui). Oltre agli stand dei pizzaioli saranno presenti anche produttori di birra artigianale, formaggi, salumi, conserve e oli rigorosamente del territorio.

 

Pizza Convivium: il festival della pizza torna a Cecina dal 18 al 20 Maggio.

56236109_2204725959838106_5643436844822560768_nDal 18 al 20 Maggio a Cecina va in scena la seconda edizione di Pizza Convivium, la manifestazione organizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione Pizze di Charme, in programma al parco espositivo I Pini.

Protagonista sarà ovviamente la pizza e in programma non mancheranno spazi di degustazione con vari banchi di produzione pizza (anche gluten free e pizza fritta) e uno stand di produzione pane.

In abbinamento, i suggerimenti di vino e birra forniti dal sommelier Riccardo Margheri o il cicerone birraio Simone Cantoni, oltre ad un banco degustazione con i vini della Costa degli Etruschi, a cura dei sommelier Fisar della delegazione Le Due Valli di Cecina.

Oltre a stand gastronomici e laboratori sugli accostamenti con vino e birra con esperti del settore quali il sommelier Riccardo Margheri o il cicerone birraioSimone Cantoni.

Grandi protagonisti gli show cooking e i lavoratori, con ospiti come il pizzaiolo Luciano Sorbillo (Pizz a’ Street, Napoli), lo chef Simone Cipriani (Essenziale, Firenze e volto tv Gambero Rosso Channel),  il “padrone di casa” Gabriele Dani(Cecina) col pizzaiolo e performer Marco Greco (Fiko, Amsterdam) sulla pizza in casa, Mario Cipriano (ll Vecchio e il Mare, Firenze-pizzaiolo premiato dal  Gambero Rosso e 50 top pizza) sulla pizza in pala, Giovanni Santarpia (Firenze -pizzaiolo premiato dal  Gambero Rosso e 50 top pizza ) sulla pizza fritta, Luca D’Auria (Panuozzomania) sul panuozzo e lo chef Lorenzo Giglioli sui topping.

Il 20 Maggio tornerà anche il trofeo “L’Omino di ferro”, competizione riservata ai pizzaioli professionisti, che prevede cinque categorie di qualità e due gare di abilità. Ospite speciale e presidente di giuria il pizzaiolo napoletano Luciano Sorbillo.

L’evento è a ingresso libero, la pizza non mancherà… non ci sono scuse per mancare!

[programma completo e tutte le informazioni sul sito http://www.pizzaconviviumcecina.it]

Livorno, a scuola di pizza con lo chef Luigi Pomata.

Il 23 e 24 Ottobre si è tenuto a Livorno, presso la sede toscana della Grandi Molini Italiani, il corso per pizzaioli organizzato da GMI con i tecnici Paolo Bruno, Mario Cipriano, Gabriele Dani, Christian Romano e Luigi Ricchezza direttore di Pizza News School.

Alla prima delle due giornate, quella dedicata alla pizza in pala, ho partecipato con piacere anche io, incuriosita da questo invito insolito che mi ha permesso di capire come si struttura un corso di aggiornamento per pizzaioli, di saperne di più su uno dei più grani mulino d’Italia e di assaggiare i topping realizzati per l’occasione da Luigi Pomata.

Schermata 2018-10-27 alle 13.43.14Dopo una panoramica sull’azienda, che ho scoperto avere più di due secoli di storia e sopratutto essere uno dei principali gruppi molitori d’Europa (mi ha stupito molto sapere che a Livorno il grano arriva direttamente al mulino via nave, che è dotato di una sua banchina), i tecnici Bruno e Cipriano sono passati alla conduzione della giornata, iniziando con la storia della pala e affrontando fase dopo fase la realizzazione di questo prodotto.

Alla voce dei pizzaioli si alternava quella di Luigi Pomata, che per non tradire le sue origini, ha presentato due pizze al profumo di mare, illustrando i procedimenti per realizzarle e soffermandosi molto sul significato di gourmet, termine che anche per lui ormai è più che abusato.

Non potendo mettere le mani in pasta e intendendomi poco di preimpasti e temperature di cottura, il momento che ho più aspettato e gradito è stato quello dei due assaggi, ovvero:

la pizza bianca con pesto di zucchine, burrata, gambero rosso crudo e buccia di limone.

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E la pizza rossa con caponata di melanzane, tonno rosso di Carloforte marinato con erbe aromatiche e affumicato a freddo, cipolla rossa e mandorle tostate.

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Buone pizze in assaggio in una giornata insolita e divertente… da ripetere al più presto!

A Cecina debutta Pizza Convivium. Tre giorni di pizza vista mare!

I toscani amanti della pizza non dovranno prendere nessun impegno il primo weekend di Ottobre perché a Marina di Cecina, in una bella pineta ad un passo dal mare, si svolgerà il primo Pizza Convivium.

Da venerdì 5 ottobre tre giorni di incontri, assaggi, formazione e trofei con i pizzaioli locali guidati da Gabriele Dani e i “guru” fiorentini Mario Cipriano e Giovanni Santarpia.

Oltre alle degustazioni, non mancheranno i laboratori, come quello su “La pizza in casa”, corso per amatori a cura di Albo Pizzaioli, o i cooking show.

Al forno degli “ospiti” si alterneranno Luca D’Auria e il panuozzo di Gragnano, Giovanni Santarpia e la pizza fritta, Mario Cipriano con la pizza sulla pala, Gabriele Dani, presidente dell’associazione e patron del Disapore Pizza Gourmet, che preparerà una pizza assieme allo chef emergente Simone Acquarelli del Frantoio di Montescudaio e Tony Scalioti per la pinsa.

Inoltre, il primo trofeo “L’Omino di ferro”, competizione riservata ai professionisti chiamati a preparare una pizza sotto gli occhi del pubblico, partendo da una “mistery box” con gli ingredienti che il pizzaiolo scoprirà sul momento.

Ci saranno anche attività dedicate ai più piccoli e per domenica mattina è stata organizzata un’escursione in bicicletta dal nome “bici&pizza”.

La manifestazione, organizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione Pizze di Charme, si svolgerà al Parco Espositivo I Pini (località Cecinella).

“Abbiamo chiamato ‘Convivium’ questo evento – spiegano gli organizzatori –perché pensiamo che la pizza sia un modo per stare insieme felici”

… ed è per questo che dal 5 al 7 Ottobre saremo tutti felici al primo #pizzaconvivium!