Manca pochissimo all’assegnazione dei nuovi Oscar della Pizza Italiana!
La cerimonia di premiazione dei Pizza Awards Italia 2019, presentata da Sara De Bellis, direttrice di MangiaeBevi, e Chiara Giannottidi Vino.tv, si terrà a Roma, presso il centro congressi La Nuvola, il prossimo 11 Novembre in occasione della VII edizione della manifestazione Excellence2019.
Il premio, nato sull’esperienza del “Premio MangiaeBevi” nel 2017 e divenuto Restaurant Awards nel 2018, vuole contribuire ad accendere i riflettori sulle eccellenze della pizza italiana e sui suoi più valenti rappresentanti, offrendo un giusto riconoscimento a quelle attività e quegli operatori del settore che si sono distinti durante gli ultimi 12 mesi.
Anche Margherita Capricciosa nel panel di giurati, composto da circa 200 dei più autorevoli giornalisti gastronomici italiani (curatori delle principali guide, direttori e redattori delle testate di settore e responsabili delle pagine dei quotidiani che trattano di enogastronomia) con particolari competenze per il mondo della pizza, e dai più importanti esperti di pizza in Italia.
Nel corso della manifestazione saranno assegnati ben 35 premi. Nelle categorie principali, oltre alla Miglior Pizza d’Italia, saranno premiate la Miglior Pizza Tradizionale, la Miglior Pizza Contemporanea, la Miglior Nuova Apertura, la Miglior Pizza Regionale (una per ognuna delle 20 regioni).
Due i premi assegnati ai migliori pizzaioli d’Italia: Miglior Pizza Chef Uomo, Miglior Pizza Chef Donna.
Saranno assegnati inoltre dei premi speciali: Miglior Pizza Napoletana, Miglior Pizza Romana, Miglior Pizza Canotto, Miglior Pizza Fritta, Miglior Pizza Bio, Miglior Pizza Senza Glutine, Miglior Design, Miglior Comunicazione Digitale e Miglior Carta Vini e Birre, riconoscimento quest’ultimo assegnato in collaborazione con l’associazione Noi di Sala.
Ecco le 100 pizzerie che concorrono al titolo di “Miglior pizza d’Italia”:
Abruzzo (2)
Giangi Pizzeria Gourmet – Arielli (CH)
La Sorgente – Guardiagrele (CH)
Basilicata (2)
Da Zero – Matera
Fandango – Filiano (PZ)
Calabria (1)
La Mimosa – Siderno (RC)
Campania (23)
10 Diego Vitagliano – Napoli
50 Kalò – Napoli
Antica Osteria Pepe – Caiazzo (CE)
Casa Vitiello – Caserta (CE)
Concettina ai tre santi
Da Attilio – Napoli
Da Zero – Vallo della Lucania (SA)
Elite – Alvignano (CE)
Fratelli Salvo – San Giorgio a Cremano (NA)
I Masanielli – Caserta (CE)
I Masanielli Sasà Martucci – Caserta (CE)
L’Antica Pizzeria Da Michele – Napoli
La Notizia Gourmet – Napoli
Le Figlie di Iorio – Napoli
Le Parùle – Ercolano (NA)
Palazzo Petrucci Pizzeria – Napoli
Pepe in Grani – Caiazzo (CE)
Pignalosa – Salerno
Salvatore Lioniello – Succivo (CE)
Sammarco – Aversa (CE)
Sorbillo – Napoli
Tre Voglie – Battipaglia (SA)
Vincenzo Capuano – Napoli
Emilia Romagna (6)
Berberè – Castel Maggiore (BO)
La Bufala – Maranello (MO)
O Fiore Mio – Faenza (RA)
Piccola Piedigrotta – Reggio Emilia
Pummà – Bologna
Al Civicosei – Trieste
Lazio (14)
180 gr – Roma
Angelo Pezzella – Roma
In Fucina – Roma
La Gatta Mangiona – Roma
Lievito Madre Sorbillo – Roma
Madre – Roma
Osteria Birra del Borgo – Roma
Proloco Dol – Roma
Proloco Pinciano – Roma
Pupillo – Frosinone
Sbanco – Roma
Seu Illuminati – Roma
Sforno – Roma
Tonda – Roma
Liguria (2)
Officine del Cibo – Sarzana (SP)
Savô – Genova
Lombardia (15)
Cocciuto – Milano
Crosta – Milano
Da Michele – Milano
Da Zero – Milano
Dry – Milano
Enosteria Lipen – Triuggio (MB)
Giolina – Milano
Lievità – Milano
Montenegrina Tric Trac – Legnano (MI)
Olio a Crudo Sorbillo – Milano
Pizzium – Milano
Pizzottella – Milano
Rossopomodoro Sabotino – Milano
Salvatore Mugnano – Milano
Sirani – Bagnolo Mella (BS)
Marche (2)
Mamma Rosa – Ortezzano (FM)
Mezzometro – Senigallia (PS)
Molise (1)
Miseria & Nobiltà – Campobasso
Piemonte (4)
Bricks – Torino
Gusto Divino – Saluzzo (CN)
Patrick Ricci – San Mauro Torinese (TO)
Vola Bontà per Tutti – Castino (CN)
Puglia (3)
400 Gradi – Lecce
Canneto Beach 2 – Margherita di Savoia (BT)
Pomodoro e Basilico – Martina Franca (TA)
Sardegna (2)
Framento – Cagliari
Pizzeria Bosco – Tempio Pausania (OT)
Sicilia (5)
Da Clara – Venetico Superiore (ME)
Fud – Catania (CT)
La Braciera – Palermo
Orso – Messina
Piano B – Siracusa
Toscana (8)
Apogeo – Pietrasanta (LU)
Battil’oro – Querceta (LU)
Duje – Firenze
Giotto – Firenze
Il Vecchio e il Mare – Firenze
La Pergola di Radicondoli – Radicondoli (SI)
La Ventola – Rosignano Marittimo (LI)
Le Follie di Romualdo – Firenze
Trentino-Alto Adige (1)
Korallo – Trento
Umbria (1)
Officine Bartolini – Perugia
Valle d’Aosta (1)
Du Tunnel – Courmayeur (AO)
Veneto (7)
Da Ezio – Alano di Piave (BL)
Gigi Pipa – Este (PD)
Grigoris – Mestre (VE)
Guglielmo Vuolo – Verona
I Tigli – San Bonifacio (VR)
Ottocento Bio – Bassano del Grappa (VI)
Renato Bosco – San Martino Buon Albergo (VR)
(organizzazione evento: Fabio Carnevali e Vincenzo Pagano – media partner: Agrodolce, MangiaeBevi, Scatti di Gusto, Today, Gusto Sano e Bio Magazine.)

Come la fresca la Marinara Gialla di Gabriele Dani con base pomodoro di zucca, ossia salsa di zucca in acqua di pomodoro, scaglie di pomodori pelati Petti essiccati, stracciatella di Pecorino Toscano DOP Rosso Petti di Manciano, alici di Cetara e zest di limone, aglio e origano.
O la Pizza Maremmana di Fabio Pettorali, con pomodori datterini pelati Petti e pomodori datterini Azienda Sfera, bufala affumicata, rigatino di Cinta senese biologico della Tenuta di Paganico e pecorino in due varianti: scaglie di Pecorino Toscano DOP stagionato 12 mesi e crema di Pecorino Toscano DOP Amico del Cuore per farcire il cornicione.
Anche se la più maremmana di tutte è stata senza dubbio la Buttera di Gabriele Tonti farcita con sugo alla Buttera (salsiccia di maiale e di cinghiale, cipolla bianca stufata e ristretto di pomodori pelati Petti), Pecorino Stagionato DOP 12 mesi grattugiato, olive riviera, timo, germogli di porro.
Molto originale la pizza Nuvola cotta a vapore di Mario Cipriano con farina macinata a pietra, fonduta di Pecorino Toscano DOP, polpo croccante, sabbia di lamponi e zest di tartufo fresco, che si è fatta notare per un insolito accostamento di prodotti del mare e della terra.
A condurre l’evento Marco Gemelli e Federico Bellanca, autori di Toscana da Bere (Ed. Forchettiere), un libro-guida tra i luoghi e i protagonisti della miscelazione toscana .
La cena inizia con un classico della napoletanità, Pizza Fritta con scarola riccia, olive taggiasche, capperi, alici Delfino di Cetara e pecorino, a cui viene abbinato l’Aromatic Champagne, cocktail champagne con Champagne Bergère, Brandy Quattrino e Bitter Angostura Taccola. Con una pizza fritta, nessun accostamento sarebbe stato più azzeccato di un drink con bollicine, utili per sgrassare e ripulire il palato.
La prima delle tre pizze in assaggio è l’originale Pizza allo Zafferano, con fiordilatte de Il Casolare, una base di crema di patate con zafferano, zucchine, carote, melanzane fritte e peperoncino verde. Lo zafferano esalta i sapori ed è il filo conduttore dell’abbinamento con il cocktail Sweet Saffron, rivisitazione a base zafferano dell’Hanky Panky, realizzata con Gin e Zafferano del liquorificio Re dei Re, Vermouth Rosso Taccola e angostura.
Si continua con la Puttanesca, una pizza colorata a base pomodoro San Marzano, con provola affumicata, pomodorini rossi e gialli del Piennolo, alici Delfino di Cetara, olive taggiasche e capperi fritti che danno croccantezza. Una pizza che ricorda i sapori mediterranei, forte e decisa, abbinata per contrasto ad un twist di Gin Tonic con Gin toscano Ginepraio, tonica e aggiunta di erbe aromatiche tra cui il timo, per richiamare la pizza e, soprattutto, il profumo della macchia toscana.
L’ultima pizza è la Parmigiana con pomodoro San Marzano, fiordilatte de Il Casolare, mulignane (melanzane fritte), parmigiano e basilico. In abbinamento il Negroni a 4 un grande classico tra i cocktail, il Negroni, proposto per l’occasione con un quarto ingrediente: Gin Senensis, Bitter Taccola, Vermouth Rosso Taccola e Cynar 70 gradi, che che valorizza il pairing riprendendo le note vegetali delle melanzane sulla pizza.
La cena si chiude con la Delizia al Limone, dolce tipico della tradizione amalfitana e sorrentina con pan di spagna, crema chantilly al limone e bagna al limoncello. In abbinamento la Vodka alla canapa Solo Per Pochi prodotta a Firenze, scelta come accompagnamento per le sue note aspre e citriche che ricordano quelle del dessert.
La serata è inizia con una Bruschetta di baguette homemade con melanzane sott’olio e pomodorini datterini della Mediterranea Belfiore e lardo di calamaro, abbinata ad un Twist di Bloody Mary a base di acqua di pomodoro PachinEat, marmellata di peperone, succo di limone, amaro alle arance e g
Si prosegue con una Montanarina con pomodoro san marzano, bufala affumicata, basilico, parmigiano e polvere di capperi che viene accompagnata dal Dirty Martini con gin botanico Morelli, Vermouth dry, salamoia di olive, oliva e rosmarino, che con la sua secchezza è in grado di ripulire e “sgrassare” il palato dalla pizza fritta.
La prima vera pizza in assaggio è La Gourmet, cotta al vapore, soffice all’interno e croccante all’esterno, farcita con gambero crudo marinato agli agrumi, ricotta, spinacino, polvere di bucce di pomodoro essiccate abbinata per “somma” di acidità al cocktail Bitter Lemon Fizz, twist di Gin Fizz, preparato con Limoncino DiVino Morelli, Bitter bianco, Soda.
La tradizione incontra l’innovazione quando la Margherita Verace, impasto e cottura della verace, consistenza morbida, con pomodoro san marzano, mozzarella fior di latte, pecorino romano e basilico, è abbinata alle note dolci del cocktail Rabarbarotto, con Rabarbaro e China Morelli, diluito con Soda.
L’ultimo assaggio è la Marinara gialla, leggermente croccante, con salsa di pomodoro datterino giallo, aglio di Nubia, stracciatella, acciughe di Cetara, limone e origano fresco, accompagnata dall’Orange lady. Il cocktail, variante del White Lady, a base di gin botanico Morelli, amaro alle arance Morelli e limone, è scelto proprio per le sue note citriche che ben si sposano con l’acidità dei datterini.
Per concludere, la Dolce Margherita, pizza di fine pasto, con base croccante zuccherata, pomodori canditi e speziati (zucchero, cannella, chiodi di garofano, vaniglia), mousse di mozzarella di bufala dolce, basilico fresco e polvere di caffè, che viene servita da un cocktail che è quasi un secondo dessert, lo Sweet coffee, variante del White Russian, con gin botanico, liquore al caffè e in sospensione panna profumata all’amaro alle arance Morelli.
E anche a Giovanni Saviozzi della Pizzeria Farina del Mio Sacco, a Mirko Tellini della Pizzeria Stinchi, a Carmine Offreda della Pizzeria Martino e naturalmente ai fratelli D’Auria, della pizzeria omonima e di Pomodoro e Mozzarella.





Tanti i laboratori in programma, come quello sulla pizza napoletana e pizza fritta con Giovanni Santarpia, sulla pizza pisana e la cecina con Giuseppe Ariti della Pizzeria Chimenti Special di Pisa, sulla pizza al tegamino con Gabriele Dani della Pizzeria Disapore di Cecina (Li). E per un maggiore approfondimento anche due masterclass: Luca D’Auria della Pizzeria Fratelli D’Auria di Pisa insegnerà a fare la pizza a casa e, il giorno successivo, Stefano Bernardeschi e Stefano Gatti, fornai ed esperti panificatori, spiegheranno tutti i segreti del lievito madre.
Dal 18 al 20 Maggio a Cecina va in scena la seconda edizione di Pizza Convivium, la manifestazione organizzata dal Comune in collaborazione con l’associazione Pizze di Charme, in programma al parco espositivo I Pini.
Dopo una panoramica sull’azienda, che ho scoperto avere più di due secoli di storia e sopratutto essere uno dei principali gruppi molitori d’Europa (mi ha stupito molto sapere che a Livorno il grano arriva direttamente al mulino via nave, che è dotato di una sua banchina), i tecnici Bruno e Cipriano sono passati alla conduzione della giornata, iniziando con la storia della pala e affrontando fase dopo fase la realizzazione di questo prodotto.

